Canto libero #8. Intervista a Emanuele Grafitti

Canto libero #8. Intervista a Emanuele Grafitti

 

Continua il ciclo di brevi interviste che ci stanno portando a conoscere più da vicino le diverse anime che compongono Canto Libero. Avvicinandoci inesorabilmente alle prossime date in programma in Friuli Venezia Giulia, siamo giunti all’ottava delle 12 interviste che potete seguire qui nel nostro blog.

Per chi non conoscesse Canto Libero, è un progetto musicale di altissimo livello, proposto per omaggiare le canzoni della storica accoppiata Battisti – Mogol. Nato da un’idea di Fabio Red Rosso e diretti da Giovanni Vianelli, la band propone uno spettacolo unico nel suo genere per qualità musicali e scenografiche, ricordando questi due grandi artisti in un viaggio ricco di emozioni.

Vi ricordiamo le prossime due date:

  • 18 Dicembre sarà la volta dell’Auditorium Zanon a Udine [info];
  • 27 Dicembre, data eccezionale per Canto Libero, che li vedrà impegnati sul palco del Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia in un evento d’eccezione con la partecipazione straordinaria del maestro Mogol [info].

Il protagonista dell’intervista di oggi è un giovanissimo Emanuele Grafitti alle chitarre, per Canto libero!

Quando e com’è stato il tuo approccio con il tuo strumento? E quali sono state le esperienze musicali che hai fatto prima di questa avventura con Canto Libero?

Ho iniziato a suonare a sei anni il pianoforte, e a sette la chitarra. Dopo un anno sono entrato al Conservatorio, dove ho studiato la chitarra classica fino al 2011. Con questo strumento ho iniziato da subito a partecipare a concorsi internazionali e l’attività concertistica.
Nel 2006 ho iniziato lo studio della chitarra moderna e del Jazz con Andrea Massaria. Da lì ho capito che la mia strada sarebbe stata quella. Ho iniziato da subito a suonare nei locali Triestini e dei dintorni con diverse formazioni, dimostrando da subito un interesse anche per la composizione. Nel 2010 ho vinto assieme a Daniele Raimondi il concorso “Porsche live. Giovani e jazz” a Padova, dove ci ha premiato il Maestro Lucio Dalla e abbiamo avuto l’onore di suonare con lui quella sera. Per oltre due anni siamo stati con questa formazione in tour per l’Italia sponsorizzati dalla Porsche. Nel 2011 è uscito il nostro primo disco e da quel momento ho sempre pubblicato un disco ogni anno di mie composizioni, con diverse formazioni e sonorità. Queste uscite mi hanno spesso portato a suonare in giro per l’Italia e all’Estero. Nel 2012 mi son diplomato in chitarra classica e quest’estate ho finito anche il biennio specialistico di chitarra jazz con il massimo dei voti. Ho in preparazione un nuovo disco in chitarra solo che registrerò a Roma a breve e non vedo l’ora che esca per farvelo sentire!

Parliamo del tuo rapporto con Battisti. Che rapporto avevi in precedenza con la sua musica e come ti rapporti ora dopo averla studiata, suonata e portata sul palco?

Penso di avere mille ricordi con le canzoni di Battisti. I miei genitori fin da bambino me lo hanno sempre fatto sentire e questa passione me la sono portato dietro nel tempo. Negli ultimi anni ho avuto anche l’occasione di approfondire il secondo periodo artistico di Battisti, quello con il filosofo Panella, che trovo altrettanto geniale ai lavori con Mogol. Sicuramente meno orecchiabile e diretto, ma un lavoro di ricerca armonico-poetica di grande spessore.

Il 27 dicembre sarai sul palco della tua città assieme al Maestro Mogol. Sicuramente ci saranno tantissimi pensieri ed emozioni che si sovrappongono. Ce ne diresti uno, tra tutti questi, che ti fa piacere condividere con il pubblico che verrà a vedervi?

Essere sul palco con un grande genio sarà sicuro una grande emozione, ma soprattutto una grande sfida. Una sfida perché suonare dei brani così intensi davanti alla mente che li ha scritti e vissuti in prima persona, sarà piuttosto complicato e delicato, in quanto il nostro compito sarà quello di rispettare l’idea originaria senza snaturarla.

Ognuno di voi contribuisce a suo modo a rendere Canto Libero uno spettacolo particolarmente emozionante, siete un gruppo che dimostra di essere affiatato, forse proprio grazie alle vostre differenze. Prima di chiudere questa breve intervista, per curiosità, ci diresti qual è l’ultima canzone che hai ascoltato oggi o, se preferisci, ci consiglieresti una canzone che per te dovremmo assolutamente ascoltare?

Una canzone che posso consigliare è “Vento nel vento” del nostro Lucio. Un brano molto intenso che consiglio a tutti, con un arrangiamento orchestrale da brividi. In generale tutto il disco “Il mio Canto Libero” merita di essere ascoltato con molta attenzione.
Buon ascolto!

Grazie Emanuele!

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