Canto libero #7. Intervista a Jimmy Bolco
Continua il ciclo di brevi interviste che ci stanno portando a conoscere più da vicino le diverse anime che compongono Canto Libero. Quella che segue è la settima delle 12 interviste che potete seguire qui nel nostro blog, siamo poco pià che a metà strada e avvicinandoci inesorabilmente alle prossime date in programma in Friuli Venezia Giulia:
- 18 Dicembre sarà la volta dell’Auditorium Zanon a Udine [info];
- 27 Dicembre, data eccezionale per Canto Libero, che li vedrà impegnati sul palco del Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia in un evento d’eccezione con la partecipazione straordinaria del maestro Mogol [info].
Per chi non conoscesse Canto Libero è un progetto musicale di altissimo livello, proposto per omaggiare le canzoni della storica accoppiata Battisti – Mogol. Nato da un’idea di Fabio Red Rosso e diretti da Giovanni Vianelli, la band propone uno spettacolo unico nel suo genere per qualità musicali e scenografiche, ricordando questi due grandi artisti in un viaggio ricco di emozioni.
Protagonista dell’intervista di oggi per i Canto libero è a Jimmy Bolko, alla batteria!
Quando e com’è stato il tuo approccio con il tuo strumento? E quali sono state le esperienze musicali che hai fatto prima di questa avventura con Canto Libero?
Sono stato fortunato a crescere in una famiglia nella quale la musica ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale. Papà e mamma stessi, musicisti e grandi cultori della buona musica, mi hanno introdotto in questo meraviglioso mondo. Ho studiato batteria con il maestro Gabriele Centis alla Scuola di Musica 55 e successivamente ho frequentato per 5 anni il conservatorio G. Tartini. Il passaggio dallo studio dello strumento alle prime esibizioni live è stato una naturale conseguenza del percorso che ogni musicista intraprende. Non c’è niente di più bello del poter suonare assieme ad amici e perché no, anche genitori! Ho suonato con diverse band locali e non. Fra le più importanti emotivamente parlando, non posso non citare i Midnight Jam, il mio primo gruppo in assoluto! Ho fatto poi parte dei Move & Groove, band disco ’70 e degli Arthur Falcone’s Stargazer, situazione hard’n’heavy! \m/. Con gli Overfunk, assieme a Joy, sono arrivate le prime soddisfazioni e la svolta che mi ha permesso, grazie alle esibizioni in palcoscenici via via sempre più importanti, di entrar a far parte di altre realtà. Questa “visibilità cittadina” se così si può definire, mi ha portato a collaborare con Al Castellana, che ringrazio per avermi permesso di fare la mia prima vera esperienza in studio di registrazione suonando parte del suo album “Funk Me to the Moon”. Parallelamente ai Soul Combo di Al, è nata la S.I.P. Band, gruppo come si dice con “nervo” che mi ha permesso di migliorare grazie ai consigli di musicisti più esperti di me. Angelo Chiocca, Fabio Rosso e successivamente Giovanni Vianelli hanno avuto ed hanno tutt’ora grande importanza nel mio percorso musicale. Ultimi ma non ultimi, Marshmallow Pies! Nati da un’idea di Alberto Bravin, tribute band dei Beatles che semplicemente adoro! Mi permetto di dare un abbraccio virtuale ad Alberto, che in queste ore si trova negli States in tour con la PFM!
Parliamo del tuo rapporto con Battisti. Che rapporto avevi in precedenza con la sua musica e come ti rapporti ora dopo averla studiata, suonata e portata sul palco?
Il mio rapporto con Battisti… Battisti è Battisti. Il mio rapporto con la sua musica è lo stesso di ogni altro uomo, donna, bambino che sa ascoltare. Non ci si può non emozionare sentendo le melodie che quest’uomo ha composto. Devo dire che suonandole, ci si emoziona ancora di più.
Il 27 dicembre sarai sul palco della tua città assieme al Maestro Mogol. Sicuramente ci saranno tantissimi pensieri ed emozioni che si sovrappongono. Ce ne diresti uno, tra tutti questi, che ti fa piacere condividere con il pubblico che verrà a vedervi?
Ho letto, riletto e… aspetta un attimo, ancora una volta… “Il 27 dicembre sarai sul palco della tua città assieme al Maestro Mogol.” I pensieri che provo mentre scrivo queste righe, si alternano fra “stento ancora a crederci” e “speremo che buti presto el 27”. Sono impaziente di conoscere Giulio e sapere che presto condividerò con Lui il palco di uno dei più bei teatri d’Italia, mi riempie d’orgoglio.
Ognuno di voi contribuisce a suo modo a rendere Canto Libero uno spettacolo particolarmente emozionante, siete un gruppo che dimostra di essere affiatato, forse proprio grazie alle vostre differenze. Prima di chiudere questa breve intervista, per curiosità, ci diresti qual è l’ultima canzone che hai ascoltato oggi o, se preferisci, ci consiglieresti una canzone che per te dovremmo assolutamente ascoltare?
Scelgo questo pezzo degli Elf! Ronnie James Dio, uno dei miei miti!
E’ stato molto divertente rispondere alla tue domande. Ti ringrazio. La mia prima intervista! 🙂
Grazie mille a te Jimmy.
A presto! 😀