Canto libero #4. Intervista a Joy Jenkins

Canto libero #4. Intervista a Joy Jenkins

 

Quarta breve intervista per conoscere più da vicino le diverse anime che compongono Canto Libero. Una band che stiamo imparando a conoscere, composta da 12 artisti affiatatissimi, con un anno di esibizioni tra teatri, concerti e piazze ma già oltre 9000 spettatori. Un progetto musicale di altissimo livello proposto per omaggiare le canzoni della storica accoppiata Battisti – Mogol. La canzone del sole, Una donna per amico, Ancora tu, E penso a te … hanno fatto e fanno tuttora sognare intere generazioni. Canto libero non porta in scena un semplice concerto, propone uno spettacolo unico nel suo genere per qualità musicali e scenografiche, ricordando questi due grandi artisti in un viaggio ricco di emozioni.
Prossime date, a Udine il 18 Dicembre e a Trieste il 27 Dicembre, data quest’ultima, che li vedrà impegnati sul palco del Politeama Rossetti con la partecipazione straordinaria del maestro Mogol in persona.

Ma proseguiamo con la protagonista dell’intervista di oggi: Joy Jenkins!
Voce femminile della band, assieme a Katy Maurel, backing vocal di Canto Libero.

Quando e com’è stato il tuo approccio con il canto? E quali sono state le esperienze musicali che hai fatto prima di questa avventura con Canto Libero?

Inutile dire che il mio approccio con il canto è iniziato “fin da piccola” , perché sinceramente non me lo ricordo. Sicuramente devo ringraziare i miei genitori e la scuola di musica 55, in particolar modo la mia Maestra Silvia Zafret che ha saputo tirar fuori con la musica, la vera me.
Nel mio percorso ho avuto varie situazioni che mi hanno regalato davvero tanta esperienza. Gli Overfunk, una cover band funky-disco ’70, il mio primo gruppo da solista con alla batteria Jimmy Bolco. Attualmente sono la corista di Al Castellana, un grande cantautore e produttore discografico italiano, e la SIP Band, dove ho conosciuto Fabio, un amico dal cuore grande grande!

Parliamo del tuo rapporto con Battisti. Che rapporto avevi in precedenza con la sua musica e come ti rapporti ora dopo averla studiata, suonata e portata sul palco?

Battisti è stata la colonna sonora delle mie più belle estati passate in Sardegna con le mie sorelle. Abbiamo una decina di anni di differenza e mi hanno fatto conoscere questo grande artista. Ricordo i falò in spiaggia, con la chitarra, tutti attorno al fuoco… Amo ricordare quei momenti anche sul palco e dedico a loro ogni singolo concerto!

Il 27 dicembre sarai sul palco della tua città assieme al Maestro Mogol. Sicuramente ci saranno tantissimi pensieri ed emozioni che si sovrappongono. Ce ne diresti uno, tra tutti questi, che ti fa piacere condividere con il pubblico che verrà a vedervi?

Non sono in grado di dirvi cosa proverò quel giorno, mi vivo le emozioni sul momento, ho imparato a farlo, perché tanto poi, una volta sul palco, tutto cambia!

Ognuno di voi contribuisce a suo modo a rendere Canto Libero uno spettacolo particolarmente emozionante, siete un gruppo che dimostra di essere affiatato, forse proprio grazie alle vostre differenze. Prima di chiudere questa breve intervista, per curiosità, ci diresti qual è l’ultima canzone che hai ascoltato oggi o, se preferisci, ci consiglieresti una canzone che per te dovremmo assolutamente ascoltare? 

Paul McCartney, live in Red Square (Mosca), una delle mie canzoni preferite, Maybe I’m amazed.

Grazie mille Joy! 🙂

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