Canto libero #3. Intervista a Katy Maurel
Terza breve intervista per conoscere più da vicino le diverse anime che compongono i Canto Libero, una band composta da 12 artisti affiatatissimi, 1 anno di esibizioni tra teatri, concerti e piazze, oltre 9000 spettatori … centinaia di persone che continuano ogni giorno a seguire questo progetto musicale di altissimo livello proposto per omaggiare le canzoni della storica accoppiata Battisti – Mogol.
Prossime date, a Udine il 18 Dicembre e a Trieste il 27 Dicembre, data quest’ultima, che li vedrà impegnati sul palco del Politeama Rossetti con la partecipazione straordinaria del maestro Mogol in persona.
Oggi l’intervista è tutta per una delle due voci femminili che compongono la band, Katy Maurel.
Quando e com’è stato il tuo approccio con il canto? E quali sono state le esperienze musicali che hai fatto prima di questa avventura con Canto Libero?
La musica fa parte della mia vita da sempre, probabilmente da prima che potessi rendermene conto. Mio papà suonava l’Hammond già quand’ero nel pancione di mamma, la sentii allora, la sento adesso e la sentirò sempre. È stata presente nei momenti più importanti della mia vita, sia quelli difficili che quelli estremamente più felici. La prima volta che ho cantato su un palco è stato durante un’esibizione di mio padre con il suo gruppo. Avevo tre anni e ricordo che cantai Kiss me Licia ... È stato un approccio moooolto simpatico 😊
Alle elementari iniziai a studiare pianoforte e, in seguito, poco dopo aver raggiunto la maggiore età, mi venne proposto di andare a cantare sulle navi da crociera. Da lì in poi, studiai canto moderno e iniziai a collaborare fin da subito con artisti di rilievo. Feci della mia arte il mio mestiere. Ho calcato i migliori pianobar sia in Italia che all’estero ricevendo dall’attento pubblico richieste di vari brani, spaziando dal pop alla musica italiana, dal jazz alla bossanova, mi sono esibita in piazze, teatri… insomma situazioni di ogni tipo. Mi piace definire tutto ciò “la mia gavetta”, il mio bagaglio musicale. Ho imparato molto e sono cresciuta artisticamente. Ora insegno canto moderno e continuo ad esibirmi. Se non lo faccio per una settimana mi si vede girare sofferente per casa… 😁
Parliamo del tuo rapporto con Battisti. Che rapporto avevi in precedenza con la sua musica e come ti rapporti ora dopo averla studiata, suonata e portata sul palco?
Devo dire la verità.. Non ho mai ascoltato molta musica italiana, anche se mi sono ritrovata a cantarne tanta (e a quanto sembra da ciò che il pubblico dice, è quella che mi riesce meglio). In ogni caso quando iniziai a studiare i brani per il gruppo “Canto libero” , ascoltandole mi accorsi di conoscerne molte! Quasi tutte! Alcune le avevo cantate, altre le avevo sentite, altre ancora non sapevo fossero sue e le ascoltai suonare da altri..Insomma, questo per dire che la musica di Battisti e Mogol scorre nella vita di tutti senza nemmeno accorgersene. In questo momento della mia vita, da una che ascoltava solo jazz, bossanova e blues, posso dire che Battisti è POESIA PURA, fa sognare ad occhi aperti, fa venire la pelle d’oca, mi commuove (spesso proprio sul palco). Sono orgogliosa della “nostra” musica! E ciò che posso aggiungere è che mia figlia di cinque anni a casa le canta con me. Mentre le studio arriva in silenzio, le passo il microfono e a quel punto si mette a cantare! In particolare le piace Fiori rosa fiori di pesco, ma anche Insieme a te sto bene e Mi ritorni in mente..quindi mi auguro con il cuore che la sua musica rimarrà ancora nelle generazioni future!! Io intanto le “educo l’orecchio”.. 😊
Il 27 dicembre sarai sul palco della tua città assieme al Maestro Mogol. Sicuramente ci saranno tantissimi pensieri ed emozioni che si sovrappongono. Ce ne diresti uno, tra tutti questi, che ti fa piacere condividere con il pubblico che verrà a vedervi?
Beh, sono sbalordita è dir poco… Non posso dire molto perché è una cosa estremamente grande, un traguardo che chiunque sogna nella propria carriera e ancora non l’ho vissuto. Posso solo immaginare la scena. Strigere la mano ad un Artista che avrà sicuramente un carisma da stendere chiunque trovi davanti solo con lo sguardo. Sarò emozionata, tremerò, vorrò dirgli tante cose ma alla fine non riuscirò a dirgli niente…
Questa è la scena che mi immagino…
Ognuno di voi contribuisce a suo modo a rendere Canto Libero uno spettacolo particolarmente emozionante, siete un gruppo che dimostra di essere affiatato, forse proprio grazie alle vostre differenze. Prima di chiudere questa breve intervista, per curiosità, ci diresti qual è l’ultima canzone che hai ascoltato oggi o, se preferisci, ci consiglieresti una canzone che per te dovremmo assolutamente ascoltare?
Innanzitutto desidero confermare e precisare una cosa. Io sono stata l’ultima ad entrare nel gruppo. Ricordo che in città si mormorava di questo “progetto” su Battisti con musicisti di alto livello. Scoprii ben presto che il chitarrista con il quale formavo un duo ne faceva parte e mi confermò che era un lavoro ben fatto, di qualità, di gusto e tutto ciò che serve perché un progetto sia nominato di gran qualità. Ero felice per lui e poi, ovviamente, chiacchierando mi raccontò chi erano gli altri elementi. Alcuni li conoscevo di vista, altri no. In ogni caso, nomi noti nella nostra città e zone limitrofe.
Poi un bel giorno mi chiamò un numero sconosciuto. Risposi e dall’altra parte del telefono c’era Stefania (Joy Jenkins, l’altra corista). Mi chiese se avessi avuto piacere di provare a fare dei cori assieme a lei per questo “famoso progetto”. Ero moooolto emozionata in quel momento… non esitai molto a risponderle di si, volentieri. Così dopo un paio di prove e una specie di audizione mi scelsero come seconda corista. Ero felicissima. Dal quel momento vissi la cosa professionalmente, intendo come lavoro da svolgere. Ben presto mi accorsi di quanta bella energia scorreva tra tutti, il desiderio di creare qualcosa di bello assieme, ci ritrovammo ogni settimana di giovedì per mesi, dopo le prove a mangiare pizze all’una di mattina, iniziammo a frequentarci anche fuori dalle prove… ci trovammo tutti bene assieme.
È difficile da spiegare, ma per quel poco che ho vissuto nella mia piccola carriera musicale posso dire con certezza che un gruppo, un duo, un trio funziona se sotto c’è complicità, amicizia vera, ognuno rispetta il valore dell’altro e nessuno vuole sovrapporsi. Questo siamo noi. Tanti elementi che formano una cosa sola. Ho trovato degli Amici che frequento ovviamente tutt’ora, delle persone fantastiche, professionisti con gran gusto musicale, persone con un’anima profonda e degli ottimi compagni di viaggio… 😊 Ringrazio vivamente chi ha creduto in me!
Le ultime due canzoni che ho ascoltato? (una la sto ancora ascoltando) The nearness of you (interpretata da Ella Fitzgerald e Louis Armstrong) e Rosa Morena (interpretata da Joao Gilberto e Stan Getz). La mattina quando sono sola a casa adoro riempire la casa con queste note… questo sound… mi sembra di entrare in un’epoca che non è questa, fatta di futili cose e mille corse. Un’epoca che mi appartiene molto di più… è come se il tempo si fermasse… ma altrove.
Inoltre consiglio vivamente di ascoltare un brano che ho cantato domenica in un teatro; Io e te da soli interpretata da Mina…
Buon ascolto e buona vita a tutti 😊
Tantissimi spunti! Grazie Katy!