Canto libero #2. Intervista a Alessandro Sala

Canto libero #2. Intervista a Alessandro Sala

 

Eccoci alla seconda delle brevi interviste che ci porteranno a conoscere più da vicino le diverse anime che compongono i Canto Libero, avvicinandoci inesorabilmente al 27 Dicembre [ INFO EVENTO ], data che li vedrà impegnati sul palco del Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia sta volta con la partecipazione straordinaria sul palco del maestro Mogol.
Oggi l’intervista è ad Alessandro Sala, bassista dei Canto Libero.

Quando e com’è stato il tuo approccio con il basso? E quali sono state le esperienze musicali che hai fatto prima di questa avventura con Canto Libero?

Ho cominciato a suonare ad 11 anni: volevo accompagnare le schitarrate di mio fratello e non potevo copiarlo, cosi’ ho preso in mano l’altra chitarra di casa e, non sapendo suonarla, gli andavo dietro una nota alla volta. Una specie di approccio naturale al basso. Dopo qualche mese e’ arrivato in casa il primo basso vero. Questo approccio “copiativo” e’ proseguito per lungo tempo: ho imparato i vari generi suonando a casa sopra i cd di grandi artisti. I primi live risalgono a ben tre anni dopo: ho militato in decine di gruppi locali e non, i piu’ importanti dei quali mi hanno permesso di esibirmi davanti a migliaia di persone in Italia e all’estero. Ormai tra Canto Libero e Rhapsody Of Fire, la musica e’ diventata per me una seconda professione.

Parliamo del tuo rapporto con Battisti. Che rapporto avevi in precedenza con la sua musica e come ti rapporti ora dopo averla studiata, suonata e portata sul palco?

La musica di Lucio Battisti e’ una delle colonne sonore della mia infanzia, fatta di cassette consumate in macchina e di decine di canzoni imparate a memoria. Col passare del tempo queste canzoni sono state messe nell’archivio mentale che ogni musicista ha, fatto di brani che si sanno, si cantano, si conoscono ma non si suonano. La chiamata di Red e’ stata il pretesto per spostarle da quel posto impolverato.
Lo studio delle linee di basso e’ stato minuzioso: per volere di Giovanni, il mio e’ lo strumento che deve ricalcare il più possibile l’originale. Ora, quando le persone mi fermano e mi fanno i complimenti per come suono, io dico loro che non me ne prendo il merito: le linee sono quelle scelte da Battisti al 98%.

Il 27 dicembre sarai sul palco della tua città assieme al Maestro Mogol. Sicuramente ci saranno tantissimi pensieri ed emozioni che si sovrappongono. Ce ne diresti uno, tra tutti questi, che ti fa piacere condividere con il pubblico che verrà a vedervi?

Suonare le canzoni di Battisti nel periodo Mogol e’ difficile per un motivo non riscontrabile altrove: le parole sono talmente potenti e preponderanti che ti “distraggono” dalla musica. Il 27 dicembre io mi lascerò distrarre il più possibile dalla presenza di Mogol; immagino che al pubblico accadrà lo stesso, quindi bisognerà lasciarsi andare ed assaporare bene ogni minuto, ogni secondo di questa condivisione. Le loro canzoni vanno spremute come limoni, e vedrete ancora quanto succo riescono a dare, anche dopo 40 anni.

Ognuno di voi contribuisce a suo modo a rendere Canto Libero uno spettacolo particolarmente emozionante, siete un gruppo che dimostra di essere affiatato, forse proprio grazie alle vostre differenze. Prima di chiudere questa breve intervista, per curiosità, ci diresti qual è l’ultima canzone che hai ascoltato oggi o, se preferisci, ci consiglieresti una canzone che per te dovremmo assolutamente ascoltare?

Sono reduce dal concerto di apertura del tour europeo degli Scorpions, per i quali mi onoro di aver suonato come opening act. Spettacolo incredibile e canzoni potenti. Se vi sentite nel mood giusto per un po’ di hard rock vecchia maniera, con loro andate sul sicuro. Ricordatevi di alzare il volume!

Grazie mille! 😀

A te! Ale

 

Per chi non lo conoscesse Canto Libero è un progetto musicale di altissimo livello, proposto per omaggiare le canzoni della storica accoppiata Battisti – Mogol. Nato da un’idea di Fabio Red Rosso e diretti da Giovanni Vianelli, la band propone uno spettacolo unico nel suo genere per qualità musicali e scenografiche, ricordando questi due grandi artisti in un viaggio ricco di emozioni.

 

Credits
Foto: © EB, 2015
Video: ImpattoVisivo

 

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